Società

18 May 2018
Il D.M. 26.5.2017 ha rideterminato le percentuali di concorso al reddito complessivo dei dividendi e delle plusvalenze di cui agli artt. 47, co. 1, 58, co. 2, 59 e 68, co. 3, D.P.R. 917/1986, nonché della percentuale di cui all’art. 4, co. 1, lett. q), D.Lgs. 12.12.2003, n. 344. In sostanza, a maggio 2017, il Legislatore ha innalzato la quota imponibile di dividendi e di plusvalenze relativi a partecipazioni qualificate in capo alle persone fisiche, società di persone (con esclusione delle plusvalenze) e enti non commerciali come il Trust. La L. 27.12.2017, n. 205 (Legge di Bilancio 2018), è intervenuta nuovamente sul tema, con l’art. 1 co. 1003 e 1004, abrogando integralmente il co. 1 dell’art. 47, D.P.R. 917/1986 e modificando l’art. 27, D.P.R. 600/1973, prevedendo, in capo alle persone fisiche, una tassazione universale sui dividendi qualificati e non, mediante una ritenuta a titolo di imposta del 26%. Quest’ultima modifica non ha interessato, invece, i dividendi percepiti dai Trust.

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