Novità antiriciclaggio

22 March 2017
La Direttiva UE 2015/849 , che dovrà essere recepita da un Decreto Legislativo il cui schema è stato assegnato alle Commissioni Giustizia e Finanze della Camera, prevede importanti novità per i professionisti tenuti a valutare il rischio di riciclaggio e finanziamento del terrorismo dei propri clienti. Essi dovranno infatti dotarsi, in primo luogo, di procedure che permettano il c.d. whistleblowing (la segnalazione delle violazioni delle disposizioni in materia di antiriciclaggio) per il personale interno delle organizzazioni. In secondo luogo, viene stabilito che l’elaborazione e l’aggiornamento delle metodologie di valutazione del rischio di riciclaggio sarà demandato ai relativi consigli nazionali (dei dottori commercialisti, consulenti del lavoro, notai ed avvocati), in qualità di organismi di autoregolamentazione. In caso di mancata astensione dall’adempimento della prestazione, derivante dall’impossibilità oggettiva di effettuare la verifica della clientela, oltre alla già esistente sanzione per omessa segnalazione, al professionista sarà erogata anche una sanzione amministrativa pecuniaria da un minimo di 3.000 ad un massimo di 50.000 euro. Ulteriori novità riguardano l’eliminazione del registro antiriciclaggio, la modifica degli obblighi di conservazione (prima fissata ad almeno dieci anni ma adesso rivista ad almeno cinque anni, più in linea col testo della Direttiva), il reinserimento dei casi di esonero dagli obblighi per le attività di mera redazione e trasmissione delle dichiarazioni fiscali e la cancellazione dell’inclusione, prevista nella prima bozza, dal perimetro applicativo della disciplina dei curatori fallimentari e dei commissari giudiziali.

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