Concorso “eventuale” dei soci nell’indebita restituzione dei conferimenti (Cass. pen. Sez. VI, 25 ottobre 2017, n. 53832)

30 November 2017
Con la sentenza n. 53832 depositata in data 29 novembre 2017, la Corte di Cassazione analizza la fattispecie delineata dall’art. 2626 cod. civ. (indebita restituzione dei conferimenti) che si configura come reato proprio. Ciò comporta la commissione solo da parte degli amministratori quali titolari dell’obbligo di garanzia sull’integrità del capitale sociale. Il legislatore, pertanto, esclude la punibilità del socio beneficiario della restituzione del conferimento o della liberazione dall’obbligo di eseguire il medesimo, escludendo, quindi, il concorso necessario. Tuttavia residua la configurabilità del concorso eventuale nelle ipotesi in cui il socio abbia tenuto una condotta diversa ed ulteriore rispetto a quella tipizzata e non sottoposta a pena e che si risolva in un contributo di partecipazione atipico. Tale situazione si palesa qualora il socio non si sia limitato a trarre vantaggio dalla restituzione o dalla liberazione, ma abbia fornito un effettivo contributo di volontà qualificabile in termini di determinazione, istigazione o rafforzamento del proposito criminoso degli amministratori.

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