Amministratori a rischio bancarotta fraudolenta per compensi non congrui

31 March 2017
La sentenza n. 16111 del 30 marzo 2017 della Cassazione stabilisce che la congruità o meno dei compensi degli amministratori è la discriminante per l’accusa, in capo agli amministratori stessi, per il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione (non già preferenziale), anche in caso di regolare delibera sui compensi nel caso in cui questi vengano liquidati in un momento di grave difficoltà finanziaria della Società. La congruità, in questo caso, viene stabilita dal giudice, che dovrà confrontare la remunerazione dubbia con i compensi normalmente ricevuti dagli amministratori negli anni antecedenti lo stato di insolvenza.

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