
Negli ultimi mesi, molti pensionati italiani hanno ricevuto comunicazioni importanti dall’INPS riguardo agli arretrati spettanti sulle loro pensioni. Si tratta di somme dovute a seguito di ricalcoli, adeguamenti o sentenze che hanno modificato l’importo delle pensioni percepite negli anni passati. L’attesa per ricevere il bonifico degli arretrati è spesso carica di domande e incertezze: quando arriveranno i pagamenti? Chi ne ha diritto? Come controllare la propria posizione? In questo articolo approfondiamo tutti gli aspetti legati agli arretrati pensionistici, fornendo una panoramica completa per aiutare i pensionati a orientarsi tra le novità e a capire come e quando riceveranno il bonifico tanto atteso.
Perché arrivano gli arretrati ai pensionati?
Gli arretrati pensionistici sono somme che l’INPS o altri enti previdenziali devono versare ai pensionati a seguito di ricalcoli, errori, adeguamenti normativi o sentenze giudiziarie. Le cause principali che portano alla maturazione di arretrati possono essere molteplici. Ad esempio, un errore nel calcolo iniziale della pensione, la mancata applicazione di una rivalutazione annuale, oppure il riconoscimento di un diritto solo dopo un ricorso o una sentenza.
Negli ultimi anni, diversi provvedimenti normativi hanno portato a ricalcoli delle pensioni. Uno degli esempi più recenti riguarda la rivalutazione delle pensioni in base all’inflazione: ogni anno, infatti, le pensioni dovrebbero essere adeguate al costo della vita. Se questo adeguamento viene applicato in ritardo, si accumulano arretrati che devono poi essere corrisposti ai beneficiari. Inoltre, le sentenze della Corte Costituzionale o dei tribunali amministrativi possono imporre all’INPS di riconoscere somme aggiuntive a determinate categorie di pensionati.
Un’altra causa frequente riguarda la ricostituzione della pensione, ovvero il ricalcolo dell’importo sulla base di nuovi dati contributivi o di una diversa interpretazione delle norme. In questi casi, i pensionati che hanno diritto a un importo maggiore ricevono anche gli arretrati per i mesi o gli anni in cui hanno percepito una cifra inferiore rispetto a quanto spettante.
Chi ha diritto agli arretrati e come vengono calcolati?
Non tutti i pensionati ricevono automaticamente gli arretrati. Il diritto a ricevere queste somme dipende dalla situazione individuale e dalle motivazioni che hanno portato al ricalcolo della pensione. In generale, hanno diritto agli arretrati i pensionati che:
– Hanno subito un ricalcolo della pensione a seguito di una ricostituzione contributiva o di una sentenza; – Sono stati coinvolti in provvedimenti di adeguamento delle pensioni (come la rivalutazione annuale non applicata per tempo); – Hanno presentato ricorso e ottenuto il riconoscimento di un diritto non precedentemente considerato.
Il calcolo degli arretrati avviene in modo preciso: l’INPS determina la differenza tra quanto effettivamente percepito e quanto sarebbe spettato, aggiungendo eventualmente gli interessi legali e la rivalutazione monetaria. Gli arretrati possono riguardare anche periodi molto lunghi, a seconda di quando è stato riconosciuto il diritto e di quando è stata presentata la domanda di ricostituzione o il ricorso.
Quando arrivano i bonifici degli arretrati?
Il momento dell’accredito degli arretrati varia a seconda della motivazione che ha portato alla loro maturazione e dei tempi tecnici dell’INPS. In linea generale, una volta che l’ente previdenziale ha completato il ricalcolo e ha emesso il provvedimento di liquidazione, l’accredito degli arretrati avviene entro uno o due mesi.
Per i ricalcoli dovuti a rivalutazioni annuali o a errori amministrativi, l’accredito degli arretrati avviene spesso in concomitanza con il pagamento della mensilità ordinaria della pensione, generalmente il primo giorno bancabile del mese. In altri casi, come quelli legati a sentenze o ricorsi individuali, i tempi possono essere più lunghi, soprattutto se la pratica richiede approfondimenti o controlli aggiuntivi.
L’INPS comunica ai pensionati l’avvenuto riconoscimento degli arretrati tramite lettera o attraverso il fascicolo previdenziale online. È importante controllare regolarmente la propria posizione accedendo al sito INPS con lo SPID, la CIE o la CNS. In caso di ritardi, è possibile rivolgersi ai patronati o alle sedi INPS per ottenere chiarimenti sulla propria pratica.
Cosa fare in caso di mancato accredito o errori negli arretrati
Può capitare che, nonostante il riconoscimento degli arretrati, il bonifico non venga accreditato nei tempi previsti, oppure che l’importo risulti inferiore a quanto atteso. In questi casi, il pensionato ha diversi strumenti a disposizione per tutelare i propri diritti.
Il primo passo è quello di verificare la propria posizione previdenziale online, accedendo al portale INPS e consultando la sezione dedicata ai pagamenti. Qui è possibile visualizzare lo stato dei bonifici, gli importi e le motivazioni dei pagamenti. Se emergono incongruenze o ritardi, è consigliabile contattare direttamente l’INPS tramite il servizio di Contact Center, oppure rivolgersi a un patronato che può assistere nella verifica della pratica.
Se il problema persiste, è possibile presentare un’istanza formale di sollecito all’INPS o, nei casi più complessi, avviare un ricorso amministrativo o giudiziario. È importante conservare tutta la documentazione relativa alla pensione e agli eventuali provvedimenti di ricalcolo, in modo da poter dimostrare il proprio diritto agli arretrati. In molti casi, l’assistenza di un professionista o di un’associazione di tutela dei pensionati può rivelarsi fondamentale per risolvere rapidamente la situazione e ottenere quanto dovuto.