
L’assegno sociale rappresenta una delle principali misure di sostegno economico per i cittadini italiani in condizioni di difficoltà economica. Introdotto per garantire un minimo vitale a chi si trova in stato di bisogno, questo strumento è rivolto principalmente agli anziani che non dispongono di un reddito sufficiente. Tuttavia, la procedura per richiederlo, così come i requisiti necessari e le tempistiche di erogazione, possono risultare complessi per chi non ha familiarità con la burocrazia italiana. In questa guida pratica, un esperto del settore spiega in modo chiaro e dettagliato tutto ciò che occorre sapere per ottenere l’assegno sociale, dai criteri di accesso ai documenti necessari, fino alle tempistiche previste dalla normativa vigente.
Cos’è l’assegno sociale e a chi è destinato
L’assegno sociale è una prestazione economica erogata dall’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) e destinata a cittadini italiani, comunitari o extracomunitari residenti in Italia che si trovano in condizioni economiche disagiate. La misura, istituita in sostituzione della vecchia pensione sociale, ha l’obiettivo di garantire un sostegno minimo a chi non dispone di redditi sufficienti per vivere dignitosamente.
La platea dei beneficiari comprende principalmente persone anziane, ma anche cittadini stranieri che rispettano determinati requisiti di residenza e soggiorno. L’importo dell’assegno sociale viene stabilito annualmente e può variare in base ai redditi del richiedente e, in caso di coniugio, anche del coniuge. È importante sottolineare che l’assegno sociale non è reversibile e non può essere erogato all’estero: il beneficiario deve risiedere stabilmente in Italia per poter continuare a percepirlo.
L’assegno sociale rappresenta, dunque, uno strumento fondamentale di contrasto alla povertà, soprattutto in una fase della vita – la vecchiaia – in cui le possibilità di accesso al mercato del lavoro si riducono drasticamente e le esigenze di sostegno aumentano.
Requisiti per la richiesta: età, reddito e residenza
Per poter accedere all’assegno sociale è necessario soddisfare una serie di requisiti ben precisi, che riguardano l’età, la situazione reddituale e la residenza. Analizziamoli nel dettaglio:
Età: Il primo requisito fondamentale è l’età anagrafica. Attualmente, possono richiedere l’assegno sociale i cittadini che abbiano compiuto almeno 67 anni. Tale soglia è soggetta a variazioni in base agli adeguamenti della speranza di vita previsti dalla legge.
Reddito: L’assegno sociale è destinato a chi si trova in una situazione economica di bisogno. Per l’anno corrente, il limite di reddito personale per avere diritto all’assegno è fissato a 6.947,33 euro annui. Se il richiedente è coniugato, il limite sale a 13.894,66 euro annui, considerando il reddito cumulato del nucleo familiare. Sono conteggiati tutti i redditi, ad eccezione di alcune voci specifiche come la casa di abitazione e alcune indennità.
Come presentare la domanda: documenti e procedura passo-passo
La domanda per l’assegno sociale deve essere presentata esclusivamente in modalità telematica, attraverso il sito ufficiale dell’INPS o tramite i patronati e i centri di assistenza fiscale (CAF) autorizzati. Ecco i passaggi principali da seguire:
1. Registrazione al portale INPS: Se si sceglie di presentare la domanda autonomamente, è necessario essere in possesso di una delle credenziali di accesso riconosciute (SPID, CIE o CNS).
2. Compilazione della domanda: Una volta effettuato l’accesso, occorre compilare il modulo online inserendo tutti i dati personali, la situazione familiare e reddituale, nonché le informazioni sulla residenza. È fondamentale allegare la documentazione richiesta, tra cui:
- Carta d’identità e codice fiscale
- Certificato di residenza
- Documentazione attestante i redditi
- Permesso di soggiorno (per cittadini extracomunitari)
3. Invio e protocollazione: Dopo aver verificato l’esattezza dei dati inseriti, la domanda va inviata telematicamente. L’INPS rilascia una ricevuta di protocollazione che attesta l’avvenuta presentazione della richiesta.
Tempistiche di erogazione e consigli dell’esperto
Uno degli aspetti più delicati riguarda le tempistiche di valutazione ed erogazione dell’assegno sociale. Dopo l’invio della domanda, l’INPS avvia la verifica dei requisiti anagrafici, reddituali e di residenza. In media, la procedura di valutazione richiede dai 30 ai 60 giorni, ma i tempi possono allungarsi in caso di documentazione incompleta o di necessità di ulteriori accertamenti.
L’erogazione dell’assegno sociale, una volta accolta la domanda, decorre dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della richiesta. L’importo viene accreditato mensilmente sul conto corrente del beneficiario o tramite libretto postale. È importante ricordare che la prestazione è soggetta a revisione annuale: ogni anno, infatti, il beneficiario deve confermare la propria situazione reddituale e di residenza, pena la sospensione o la revoca dell’assegno.
L’esperto consiglia di raccogliere in anticipo tutta la documentazione necessaria e di rivolgersi a un patronato o CAF per evitare errori nella compilazione della domanda. Inoltre, è fondamentale monitorare lo stato della pratica tramite il portale INPS e rispondere tempestivamente a eventuali richieste di integrazione documentale.