Come tutelare la pensione da errori nei conteggi: i consigli del consulente INPS

Come tutelare la pensione da errori nei conteggi: i consigli del consulente INPS

La pensione rappresenta uno degli aspetti più importanti della vita lavorativa di ogni cittadino, poiché garantisce una fonte di reddito fondamentale una volta raggiunta l’età pensionabile. Tuttavia, non sempre il calcolo della pensione avviene senza errori: spesso, infatti, si riscontrano inesattezze nei conteggi che possono compromettere l’importo spettante. In questo articolo analizzeremo come tutelare la propria pensione da errori nei conteggi, seguendo i consigli di un consulente INPS esperto in materia previdenziale e affari correlati.

Perché si verificano errori nei conteggi pensionistici?

Gli errori nei conteggi pensionistici possono avere molteplici cause, spesso riconducibili a problemi amministrativi o a una scorretta trasmissione delle informazioni tra il datore di lavoro, il lavoratore e l’INPS. Tra le cause più frequenti troviamo la mancata registrazione di alcuni periodi lavorativi, errori nel calcolo dei contributi versati, omissioni contributive da parte del datore di lavoro, oppure la presenza di dati anagrafici errati.

SC - Consulente INPS con documenti pensionistici

Un altro fattore che contribuisce agli errori è la complessità della normativa previdenziale italiana, che ha subito numerose modifiche nel corso degli anni. Le diverse tipologie di pensione (vecchiaia, anticipata, invalidità, ecc.) e i differenti regimi contributivi (retributivo, misto, contributivo) rendono il sistema particolarmente articolato e soggetto a possibili sviste o interpretazioni errate.

Infine, la digitalizzazione dei servizi INPS, se da un lato ha facilitato l’accesso alle informazioni, dall’altro può generare confusione tra i cittadini meno avvezzi all’uso delle tecnologie, aumentando il rischio di errori nella consultazione e nella trasmissione dei dati.

Come individuare eventuali errori nei conteggi della pensione

Il primo passo per tutelare la propria pensione è quello di effettuare un controllo periodico della propria posizione contributiva. L’INPS mette a disposizione dei cittadini il cosiddetto “Estratto conto contributivo”, un documento che riepiloga tutti i contributi versati nel corso della carriera lavorativa. Consultare regolarmente questo estratto consente di individuare tempestivamente eventuali anomalie o periodi mancanti.

SC - Consulente INPS con documenti pensionistici

È importante verificare che tutti i periodi di lavoro risultino correttamente registrati, compresi quelli relativi a lavori saltuari, part-time, apprendistato, servizio militare o maternità. Anche i periodi di disoccupazione o di malattia devono essere presenti, laddove previsti dalla normativa.

Un ulteriore strumento utile è la simulazione della pensione attraverso il servizio online “La mia pensione futura”, che permette di stimare l’importo della pensione in base ai contributi effettivamente accreditati. In caso di discrepanze tra quanto atteso e quanto riportato dal simulatore, è opportuno approfondire la questione rivolgendosi a un consulente INPS o a un patronato.

I consigli del consulente INPS per evitare e correggere errori

Secondo i consulenti INPS, la prevenzione è la strategia migliore per evitare spiacevoli sorprese al momento della pensione. Ecco alcuni consigli pratici:

SC - Consulente INPS con documenti pensionistici

1. Conservare tutta la documentazione relativa alla propria carriera lavorativa, come buste paga, contratti, CUD, attestati di servizio e lettere di assunzione o cessazione. Questi documenti sono fondamentali per dimostrare l’effettivo svolgimento di attività lavorative in caso di contestazioni.
2. Effettuare controlli periodici sull’estratto conto contributivo, almeno una volta all’anno, per verificare che non vi siano omissioni o errori.
3. In caso di errori o periodi mancanti, presentare tempestivamente una richiesta di variazione della posizione assicurativa (RVPA) tramite il sito INPS o rivolgendosi a un patronato.
4. Prestare attenzione ai cambiamenti normativi che possono influenzare i requisiti di accesso alla pensione e l’importo spettante, mantenendosi sempre aggiornati tramite fonti ufficiali.
5. In caso di dubbi o situazioni complesse, non esitare a chiedere il supporto di un consulente previdenziale o di un patronato, che possono offrire assistenza qualificata e personalizzata.

Un altro suggerimento importante è quello di non aspettare l’ultimo momento per controllare la propria posizione: eventuali correzioni possono richiedere tempi lunghi, soprattutto se coinvolgono periodi di lavoro risalenti a molti anni prima. Agire con anticipo permette di risolvere eventuali problemi prima che diventino ostacoli all’ottenimento della pensione.

Cosa fare in caso di errori accertati nei conteggi della pensione

Se, nonostante tutte le precauzioni, si riscontrano errori nei conteggi della pensione, è fondamentale agire prontamente per tutelare i propri diritti. La prima azione da intraprendere è la presentazione di una segnalazione formale all’INPS, allegando tutta la documentazione utile a dimostrare l’errore.

SC - Consulente INPS con documenti pensionistici

Nel caso in cui la segnalazione non venga accolta o la problematica non venga risolta in tempi ragionevoli, è possibile presentare un ricorso amministrativo presso il Comitato Provinciale INPS competente per territorio. Questo ricorso deve essere motivato e corredato da tutta la documentazione necessaria.

In ultima istanza, qualora anche il ricorso amministrativo non porti ai risultati sperati, è possibile rivolgersi al giudice del lavoro per far valere i propri diritti. In questo caso è consigliabile farsi assistere da un legale esperto in diritto previdenziale. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, una corretta gestione della propria posizione contributiva e una tempestiva segnalazione degli errori permettono di risolvere la questione in via amministrativa, senza dover ricorrere alle vie legali.

Lascia un commento