Utili di società intermedie comunitarie tassati al 5%

23 November 2017
Secondo quanto stabilito dall’Agenzia delle Entrate con la Risoluzione n. 144 del 22 novembre 2017, nel caso in cui la catena societaria preveda una capogruppo italiana che controlla una subholding comunitaria, la quale a sua volta controlla una società che produce utili sia in uno Stato a fiscalità ordinaria, sia in uno Stato a fiscalità privilegiata, nel caso in cui la subholding distribuisca dividendi alla controllante italiana è necessario, al fine di far valere la tassazione italiana limitata al 5% degli utili, documentare in modo analitico l’origine delle riserve della società intermedia, ed in particolare se queste si sono formate con utili delle controllate di secondo livello prodotti in Stati a fiscalità ordinaria, piuttosto che a regime fiscale privilegiato.  In presenza, nella società estera, di una adeguata ripartizione delle riserve tra quelle generate da utili black e utili white list, la scelta dell' assemblea di erogare prioritariamente queste ultime costituisce supporto documentale idoneo per detassare le somme al 95% in capo al percettore italiano.

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