Troppe rinunce al compenso giustificano l’accertamento

15 March 2018
La Cassazione nell'ordinanza n. 6215 del 14 marzo 2018, si è trovata ad esaminare la legittimità dell'accertamento dell’Agenzia delle Entrate nei confronti di un professionista che aveva reso un elevato numero di prestazioni gratuite nei confronti di terzi clienti, giustificando la gratuità con la "rinuncia al compenso”. Secondo la Corte la rinuncia diffusa e sistematica dei compensi per le prestazioni professionali, anche di non modico valore, connota di gravità, precisione e concordanza,  che legittimano le presunzioni di maggiori redditi accertabili induttivamente dall'Amministrazione finanziaria (ex articolo 39, comma 2, DPR 600/1973).

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