Sequestro preventivo impeditivo anche nei confronti degli enti
La Sezione II della Corte di cassazione, ud. 10 luglio 2018 (dep. 20 luglio 2018, n. 34293, Pres. Davigo, Rel. Rago) ha precisato che in tema di responsabilità amministrativa da reato degli enti e delle persone giuridiche è ammissibile altresì il sequestro "impeditivo” di cui all’art. 321, comma 1 c.p.p. non essendovi totale sovrapposizione – e quindi, a livello sistematico, incompatibilità logico-giuridica – tra la suddetta misura cautelare reale e le misure interdittive. A tal proposito la Corte si sofferma sulle diversità tra i due istituti. Per quanto riguarda la durata, la misura interdittiva è caratterizzata da temporaneità, mentre il sequestro è tendenzialmente definitivo qualora, all’esito del giudizio di cognizione, sia disposta la confisca. Per quanto riguarda, invece, gli effetti, la misura interdittiva paralizza l’uso del bene criminogeno solo in modo indiretto (quale effetto, per l’appunto, di una delle misure interdittive), al contrario il sequestro (e la successiva confisca) colpisce direttamente il bene, eliminando, in via definitiva, il pericolo che lo stesso possa essere destinato a commettere altri reati. Quindi è evidente che il sequestro impeditivo presenta una finalità sua propria, autonoma rispetto a quella della misura interdittva e consistente nell’impedire l’utilizzo di singoli beni e nell’evitare, sottraendoli alla disponibilità dell’ente, che possano continuare – nonostante la misura interdittiva – quantomeno ad "agevolare la commissione di altri reati” con conseguente pericolo per la collettività.
A livello letterale, invece, la norma che consente di applicare il sequestro impeditivo anche nei confronti degli enti è da ricercarsi nell’art. 34 del d.lgs. n. 231 del 2001 a tenore del quale: "per il procedimento relativo agli illeciti amministrativi dipendenti da reato si osservano […] in quanto compatibili, le disposizioni del codice di procedura penale e del D.Lgs. 28 luglio 1989, n. 271”. L’operatività di tale richiamo consente, dunque, di estendere l’istituto anche al procedimento amministrativo nei confronti dell’ente.
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