Più limiti alle presunzioni legali derivanti dai prelevamenti bancari non giustificati

20 January 2017
Il decreto fiscale 193/2016 ha modificato l’art. 32 del DPR 600/73 abolendo per i possessori di reddito di lavoro autonomo la presunzione legale, nell’ambito degli accertamenti finanziari, in base alla quale dai prelevamenti non giustificati è possibile presumere la presenza di compensi non dichiarati (recependo in tal senso il disposto della Corte Costituzionale n. 228 del 6 ottobre 2014). 
Per i possessori di reddito d’impresa è stato invece introdotto un parametro quantitativo sulla base del quale la presunzione legale che, nell’ambito degli accertamenti finanziari, trasforma i prelievi non giustificati in ricavi non dichiarati, non opererà per i prelievi di importo inferiore a euro 1.000 giornalieri e comunque fino a euro 5.000 mensili.
Rimane in vigore, sia per le imprese che per i professionisti, la disciplina in base alla quale, in caso di accertamento dell’Agenzia delle Entrate, i versamenti non giustificati costituiscono reddito.

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