Market abuse: presupposti per le limitazioni al principio del ne bis in idem

22 March 2018
La Corte di Giustizia UE grande sezione, con sentenza del 20 marzo 2018, nella causa C‑537/16 (causa Garlsson) ha dichiarato che l’articolo 50 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea deve essere interpretato nel senso che esso osta a una normativa nazionale che consente di celebrare un procedimento riguardante una sanzione amministrativa pecuniaria di natura penale nei confronti di una persona per condotte illecite che integrano una manipolazione del mercato, per le quali è già stata pronunciata una condanna penale definitiva a suo carico, nei limiti in cui tale condanna, tenuto conto del danno causato alla società dal reato commesso, sia idonea a reprimere tale reato in maniera efficace, proporzionata e dissuasiva. Pertanto il principio del ne bis in idem garantito dall’art. 50 della Carta conferisce ai soggetti dell’ordinamento un diritto direttamente applicabile nell’ambito di una controversia in tema di sanzioni amministrative pecuniarie irrogate per abuso di informazioni privilegiate.

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