L’uso indebito di beni dell’impresa fallita integra il reato di bancarotta fraudolenta (Cass. pen. Sez. V, 19 giugno 2017, n. 44398)

16 November 2017
Nella sentenza n. 44398, depositata il 26 settembre 2017, la Corte di Cassazione ha precisato che integra la fattispecie di bancarotta fraudolenta per distrazione post fallimentare ex art. 216 comma 2 R.D. 267/1942,  la condotta dell’amministratore di fatto di un’impresa fallita che consenta ad un’altra società fittiziamente intestata a terzi, ma da lui stesso di fatto gestita, l’utilizzo dei beni dell’impresa fallita, in assenza della preventiva autorizzazione da parte del curatore fallimentare. Ciò in quanto la condotta contestata  produce il concreto pericolo di  sviare i beni dell’impresa fallita dalla loro peculiare funzione di garanzia per il massimo soddisfacimento dei creditori sociali.

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