Le società in house ampliano le attività rivolte al mercato

17 January 2017
La Fondazione nazionale dei commercialisti, in un report del 15 gennaio, ha esaminato le problematiche operative emerse dal nuovo Testo Unico sulle Società Partecipate (D.Lgs. 175/2016). Secondo la Fondazione, l’art. 16 comma 3 della norma, laddove stabilisce che gli statuti delle società in house devono prevedere espressamente che oltre l’80% del loro fatturato sia effettuato nello svolgimento di compiti affidati dall’ente pubblico socio, deve essere interpretato in maniera estensiva. A parere della Fondazione la lettura corretta della norma sarebbe quella che consente alla società in house di produrre un fatturato anche superiore al 20% attraverso prestazioni non rivolte all’ente socio, purché l’attività svolta rientri comunque nei compiti affidati dall’amministrazione.

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