Costi con paesi Black List

30 September 2017
La Corte di Cassazione con la sentenza n. 22901 del 29 settembre 2017 ha stabilito che l’omessa indicazione separata dei costi derivanti da operazioni con imprese localizzate in Stati o territori a fiscalità privilegiata, comporta l’applicazione della sanzione proporzionale pari al 10% dei costi non indicati con un minimo di 500 euro e un massimo di 50.000 euro. Va specificato, altresì, che in tale situazione:

  • non opera il principio del favor rei a seguito dell’abrogazione della norma primaria;
  • non vale ad evitare la sanzione proporzionale la presentazione di una dichiarazione integrativa dopo l’avvio dei controlli.
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